Termini di versamento di imposte e contributi
Persone fisiche, società di persone e soggetti equiparati nonché i soggetti IRES devono versare il saldo e la prima rata di acconto relativi ai modelli REDDITI e IRAP entro il prossimo 30 giugno.
Poiché il 30 giugno cade di sabato, tale termine è automaticamente differito a lunedì 2 luglio.
I suddetti contribuenti possono differire il pagamento entro il 30° giorno successivo al termine sopra indicato maggiorando le somme da versare dello 0,4% a titolo di interesse corrispettivo.
Per il 2018, poiché tale differimento decorre da lunedì 2 luglio, il termine del versamento con maggiorazione scade al 1° agosto.
Tuttavia il D.L. n. 223/2006 (art. 37, comma 11-bis) dispone il differimento al 20 agosto, senza maggiorazioni di interessi, dei termini per effettuare i versamenti tramite modello F24 che scadono dal 1° al 20 agosto di ogni anno.
Per effetto di quanto indicato si determina quindi l’ulteriore differimento dei termini di versamento, con la maggiorazione dello 0,4%, al 20/8/2018.
Per i soggetti IRES che approvano il bilancio oltre il termine di 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio i versamenti devono essere effettuati:
– entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di approvazione del bilancio;
– ferma restando la possibilità di differire il versamento di 30 giorni, con la maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse corrispettivo.
In questa ultima ipotesi, dunque, possono beneficiare del differimento dei versamenti al 20.8.2018 i soggetti IRES che hanno approvato il bilancio entro lo scorso 31 maggio e che, maggiorando le somme dovute dello 0,4%, possono posticipare il versamento al 30° giorno successivo al termine ordinario del 2 luglio, ulteriormente prorogato per la suddetta sospensione relativa al periodo estivo.
Se, invece, il bilancio è approvato a giugno, i termini di versamento scadono il 31/7/2018, oppure il 30/8/2018, con la maggiorazione dello 0,4%.
I versamenti da effettuare al 2 luglio o, con la maggiorazione dello 0,4%, al 20 agosto riguardano:
– IRPEF, IRES e IRAP;
– cedolare secca sulle locazioni;
– addizionali IRPEF e IRES;
– determinate imposte sostitutive come, per esempio per coloro che adottano il regime dei c.d. “contribuenti minimi” o il regime fiscale forfetario;
– imposte patrimoniali dovute dalle persone fisiche residenti che possiedono immobili e/o attività finanziarie all’estero (IVIE e/o IVAFE);
– IVA ed eventuale maggiorazione del 3% dovuta per l’adeguamento agli studi di settore;
– contributi INPS dovuti da artigiani, commercianti e professionisti iscritti alla Gestione separata;
– i contributi dovuti alla Cassa di previdenza e assistenza dei geometri (CIPAG);
– diritto annuale alle Camere di Commercio.
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