Novità su dividendi e plusvalenze su partecipazioni qualificate

La legge di bilancio 2018 andrà ad uniformare il trattamento dei dividendi e delle plusvalenze cosiddetti “qualificati” a dividendi e plusvalenze di natura non qualificata, prevedendo anche per tali fattispecie la tassazione rispettivamente con ritenuta a titolo d’imposta o con imposta sostitutiva del 26%.
Il nuovo regime dei capital gain, a differenza di quello relativo ai dividendi, non entrerà in vigore dal 2018, ma dal 2019.
Si segnala, inoltre, che viene prevista anche la proroga della rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni non quotate, ai sensi dell’art. 5 della L. 448/2001, con versamento dell’imposta sostitutiva dell’8%.
Per effetto delle suddette novità, verrà meno l’obbligo di tenere distinte le plus/minusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate e non qualificate, che confluiranno, pertanto, in un’unica “massa” e potranno essere compensate tra di loro, anche se venissero applicati i regimi del risparmio amministrato e gestito. Tale regola sembrerebbe applicabile anche per le minusvalenze pregresse riportate in avanti anche se non è stata prevista un’apposita disciplina transitoria in merito.
Da ultimo, si segnala che verrà prevista una disciplina transitoria secondo la quale, per le distribuzioni di utili derivanti da partecipazioni qualificate deliberate dall’1/1/2018 al 31/12/2022, sarà possibile applicare le “vecchie regole”.